Studente: Veronica Carnielli Titolo tesi: Oltre l'abuso - L’influenza dell’intervento educativo sugli effetti a lungo termine provocati da un abuso sessuale in età evolutiva Docente relatore: Prof.ssa Rita Bressan Docente controrelatore: Prof. Cinzia Bragagnolo Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 07 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
L’intento di questo lavoro di tesi è approfondire il preoccupante fenomeno degli abusi sessuali ai danni dell’infanzia. Tali drammatiche situazioni vanno sempre più diffondendosi, rappresentando un problema sociale rispetto al quale è indispensabile un approccio integrato e multidisciplinare. La questione relativa alla violenza sessuale è estremamente articolata e pertanto è necessaria un’accurata preparazione di tutti i professionisti che si occupano della cura all’infanzia, primi fra tutti educatori ed insegnanti che ricoprono un ruolo tanto rilevante quanto impegnativo. La funzione educativa è indispensabile in quanto si configura come un sostegno efficace poiché consente al bambino vittima di soprusi di accedere ad un futuro migliore, impedendo, una volta divenuto a sua volta adulto, di perpetuare in modo transgenerazionale il ciclo dell’abuso ai danni di altri minori. Solo diventando abili nell’osservare le dinamiche quotidiane del mondo infantile è possibile cogliere in modo preventivo i campanelli d’allarme che possono predire una condotta abusante.
The intent of this thesis work is to investigate the worrying phenomenon of sexual abuse against childhood. These dramatic situations are becoming more and more widespread, representing a social problem for which an integrated and multidisciplinary approach is indispensable. The issue relating to sexual violence is extremely complex and therefore a thorough preparation of all professionals involved in childcare is required, first of all educators and teachers who play a role that is as relevant as it is demanding. The educational function is essential as it is configured as an effective support since it allows the child victim of abuse to access a better future, preventing, once he has become an adult, from perpetuating the cycle of abuse in a transgenerational way. other minors. Only by becoming skilled in observing the daily dynamics of the world of children is it possible to preventively grasp the alarm bells that can predict abusive conduct.
Studente: Sofia Giantin Titolo tesi: Il suono, il ritmo e la musica come strumenti educativi: ascolto, comprensione e produzione sonora e il loro contributo allo sviluppo globale del bambino. Docente relatore: Prof.ssa Luciana Rossi Docente controrelatore: Prof. Margherita Cestaro Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 07 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
Il presente elaborato di tesi nasce dall’interesse personale della sottoscritta per la musica e per la sua utilità in campo educativo. I suoni, con ritmo e intensità, sono ottimi stimoli da proporre al bambino nella primissima infanzia data la loro capacità di incidere positivamente, se utilizzati in maniera consapevole, sullo sviluppo globale della persona. Nel corso dell’elaborato vengono esaminate diverse sfaccettature dell’argomento ponendo al centro il bambino a partire dalla gravidanza. Successivamente si argomenta rispetto al neonato e alle sue facoltà cognitive ed emotive per poi prendere visione delle pratiche del baby talk e del canto. Si potrà comprendere che alla base dell’apprendimento musicale c’è l’ascolto, attraverso cui il bambino può integrare le strutture musicali, oltre che a quelle linguistiche. La Music Learning Theory di Gordon infatti mette in luce l’ascolto come metodo indispensabile per acquisire la capacità di audiation. Lo sviluppo di un’adeguata intelligenza musicale risulta propedeutico per l’acquisizione di numerose abilità che riguardano diverse dimensioni della crescita, soprattutto dal punto di vista sociale ed emotivo. Viene presentato, inoltre, il concetto di musicoterapia, delineandone i metodi, gli scopi e gli effetti. A seguire, si riflette sulla questione del movimento e della danza, i quali possiamo definire come gli elementi complementari della musica. Nell’ultimo capitolo, esito della collaborazione con Irene Lot, verrà introdotta l’idea di un’esperienza educativa basata sull’outdoor education intrecciata alla dimensione sonora: a fare da sfondo a questa esperienza è il libro «La musica dello Gnomo Mirtillo» di Vincenzo Stera.
This thesis was born as a result of my personal interest in music and its usefulness in education. The sounds, with rhythm and intensity, are excellent stimuli to be proposed to the child in early childhood because of their ability to positively affect, if used in a conscious way, the overall development of the person. In the course of the paper we examine different facets of the subject in which the child is at the center starting from pregnancy. Next, we discuss the newborn and its cognitive and emotional faculties and then look at the practices of baby talk and singing. We can understand that at the basis of musical learning there is listening, through which the child can integrate musical structures, as well as linguistic ones. Gordon's Music Learning Theory, in fact, highlights listening as an essential method for acquiring the ability of audiation. The development of an adequate musical intelligence is preparatory for the acquisition of many skills that relate to different dimensions of growth, especially from a social and emotional point of view. The concept of music therapy is also presented, outlining its methods, purposes and effects. Next, we reflect on the issue of movement and dance, which we can define as the complementary elements of music. In the last chapter, the result of the collaboration with Irene Lot, the idea of an educational experience based on outdoor education intertwined with the dimension of sound will be introduced: the background to this experience is the book "La musica dello Gnomo Mirtillo" by Vincenzo Stera.
Studente: Federica Maria D'Onghia Titolo tesi: Corpo ed Emozioni Attività psicomotoria come programmazione didattica che promuove intenzionalità educativa e mantiene vivi gli scambi intersoggettivi tra il bambino e l'adulto consapevole. Docente relatore: Prof.ssa Viviana Schiavon Docente controrelatore: Prof.ssa Claudia Puzzovio Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
Questa tesi vuole restituire al corpo e al movimento del bambino la sua naturale valenza emozionale, indicando i principi e le metodologie dell’attività psicomotoria nella prima infanzia. Si intende presentare il laboratorio psicomotorio indicando i tempi, i luoghi, i materiali e gli spazi per una corretta programmazione didattica che miri a promuovere intenzionalità educativa mantenendo attivi gli scambi intersoggettivi tra il bambino e l’adulto di riferimento. La nuova creatura usa il corpo come ricerca di piacere, per imparare a controllare le proprie emozioni inconsce integrandole come qualcosa di buono e positivo per lui. Tale richiesta viene confermata da un adulto consapevole che attraverso uno sguardo attento e compartecipando all’azione del piccolo, legittima e restituisce l’emozione senza pregiudizi e inutili prevaricazioni. L’adulto per interpretare le varie esigenze del bambino deve intraprendere un’importante percorso di formazione personale che lo renderà più sensibile alle conoscenze e all’uso delle proprie modalità corporee e di comunicazione. L’ascolto del proprio corpo può avvenire attraverso esercizi di Mindfulness che permettono all’adulto e all’educatore di raggiungere una maggior consapevolezza delle proprie sensazioni momento per momento ed essere preparato a comprendere quelle del bambino. Il corpo, perciò, è veicolo di messaggi importanti sia per il bambino che per l’adulto sin dai primi mesi di vita con un dialogo tonico-emozionale, che preparerà il nuovo nato verso nuove attività di movimento fondamentali per la strutturazione del proprio Sé corporeo come una unità di psiche e corpo. In tale modo l’attività psicomotoria potrà così diventare un valido strumento pedagogico che risponderà alle singole richieste del bambino, fornendo le giuste risposte e prevenendo inibizioni o disagi infantili.
This thesis restores to the child's body and movement its natural emotional value, indicating the principles and methodologies of psychomotor activity in the early childhood. With this thesis I intend to present the psychomotor workshop by indicating the times, places, materials and spaces for a correct didactic programming that promotes educational intentionality and keeps active the intersubjective exchanges between the child and the adult of reference. The newborns use their bodies as a search for pleasure, to learn how to control their unconscious emotions and to integrate them as something good and positive. This request is confirmed by an aware adult who, through an attentive gaze and by sharing the action of the little ones, legitimizes and returns the emotion without useless prejudices and prevarications. In order to interpret the various needs of the child, the adult must undertake an important path of personal training that will make them more sensitive to the knowledge and use of their own bodies in terms of modalities and communication. Listening to one's own body can take place through Mindfulness exercises that allow the adult and the educator to reach a greater awareness of their own sensations at any given time and be prepared to understand those of the child. The body, therefore, is a vehicle of important messages for both the child and the adult since the first months of life with a tonic-emotional dialogue, which will prepare the newborn to new activities of movement fundamental for the structuring of their body as a unity of psyche and body. In this way, the psychomotor activity can become a valuable pedagogical tool that will respond to individual requests of the child, providing the right answers and preventing inhibitions or discomforts for the child.
Studente: Elena Mantoet Titolo tesi: La mitezza, sostegno dell'agire educativo. La riscoperta di una virtù per rendere gli educatori saldi nel loro agire e per far fiorire il possibile nelle sfide del nostro tempo Docente relatore: Prof. Lorenzo Biagi Docente controrelatore: Prof. Pierangelo Bordignon Presidente commissione di tesi: Prof. Davide Girardi Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore sociale
Con questa tesi si vuole andare ad indagare quale sia il contributo della virtù della mitezza in educazione. In particolare, si vuole dimostrare come il mettere in pratica questa virtù possa condurre a rendere saldo il carattere dell’educatore e a creare contesti comunitari capaci di sostenere la pratica educativa e la valorizzazione dell’umano. Se si supera la visione pregiudiziale che ingabbia la mitezza dentro gli stereotipi della sottomissione e dell’arrendevolezza, si scopre che in realtà questa virtù pone al centro della sua attenzione il legame sociale, che mira a custodire sopra ogni cosa. L’atteggiamento che mette perciò in atto la persona mite si rifà alla dinamica del dono, dove si sceglie di dare qualcosa di sé all’altro senza pretendere qualcosa in cambio, ma per il semplice fatto che la gioia e il senso di libertà che si sperimenta vivendo questa condizione è decisamente più gratificante rispetto che rinchiudersi negli egoismi che annichiliscono l’io. Nella pratica costante della virtù della mitezza si crea nell’uomo un habitus che concorre a renderlo forte nel suo agire e quindi capace di prendere scelte sempre più volte a difendere la vita e la dignità umana. Perciò, dal momento che i valori che guidano le azioni umane portano un mutamento degli orizzonti morali dei contesti, le comunità beneficiano dei cambiamenti introdotti al loro interno dalla mitezza e al contempo possono aiutare l’uomo a fiorire in pienezza grazie alle dimensioni della cura, del riconoscimento e del dono che in esse prendono vita.
This thesis intends to examine the virtue’s contribution of meekness in education. It specifically aims to show that practicing this virtue may help building a strong personality in the educator. What’s more, it leads to the creation of communities, which are able to support educational practices for the enhancement of the human beings. Common prejudices usually identify meekness with subjection and compliance; conversely, its focus is taking care of the social bond. The behaviour of meek people reflects the dynamism of the gift, whose practice consists in giving without any expectations to receive something in return. That is because it is much more rewarding living a condition that allows enjoying full gratitude and sense of freedom. Thanks to the constant practice of this virtue, people create for themselves a habitus that strengthen their self-confidence. Moreover, it leads to make courageous decisions in order to defend life and human dignity. Since values of the human actions produce changes in the moral horizons, communities are shaped by the contribution of the meekness and take advantage from that. At the same time, they can help their members to live a full life thanks to the dimensions of cure, acknowledgment and gift that meekness contributes to develop.
Studente: Alice Turchetto Titolo tesi: Pedagogia Nera e Adulto-centrismo. Residui e attualità nella società odierna Docente relatore: Prof.ssa Claudia Puzzovio Docente controrelatore: Prof. Viviana Schiavon Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
La presente tesi, di impianto teorico, si propone di indagare il tema della Pedagogia Nera, ossia dell’utilizzo di metodi educativi violenti nei confronti dei bambini, a partire da un rimando al passato e dall’analisi delle trasformazioni che ha subito nel corso dei secoli il modo di guardare all’infanzia. Successivamente, sulla base della bibliografia e delle ricerche scientifiche prese a riferimento, si prefigge lo scopo di individuare all’interno della società contemporanea, la permanenza di costrutti sociali e paradigmi di pensiero sul tema dell’infanzia e dell’educazione riconducibili ad una forma mentis adultocentrica, deriva della Pedagogia Nera. In ultima analisi, emerge la necessità di un recupero del valore del dialogo e della collaborazione tra coloro che si vedono impegnati nella missione educativa, al fine di togliere ai bambini le pesanti vesti di “piccoli adulti” e guidarli nel loro essere “bambini e basta”, ridando voce all’infanzia come vera e propria categoria sociale e non come una semplice fase transitoria.
This thesis, defined by a theoretical framework, aims to explore the use of violent educational methods against children, known as Black Pedagogy, with a reference to the past and the analysis of the transformations that the way of looking at childhood has undergone over the centuries. Subsequently, starting from the study of bibliography and scientific research, this study has the purpose to identify the permanence of social constructs in today’s society and ways of thinking about childhood and education, linked to an adult-centric mindset and culture, residual of the Black Pedagogy. In the final analysis, the study features the need for a recovery of the value of dialogue and collaboration between those who see themselves engaged in the educational mission, in order to remove the heavy garments of "small adults" from children and guide them in their being "children and nothing more", giving back the voice of childhood as a real social category and not as a simple transitional phase.
Studente: Giulia Pol Titolo tesi: Lo spazio per educare. Valenza dello spazio in educazione e nuove implicazioni legate alla pandemia da covid 19. Docente relatore: Prof.ssa Luciana Rossi Docente controrelatore: Prof.ssa Marzia Sgambelluri Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
Con questa tesi si vuole sottolineare l’essenzialità e l’importanza dell’ambiente in educazione dunque anche l’attenzione e lo studio che si dovrebbe porre nella creazione e nella sistemazione di uno spazio dedicato al compito educativo. Questo nell’ambito dell’asilo nido (0- 3 anni) ha delle sue caratteristiche imprescindibili e fondamentali che sono utili a soddisfare i bisogni di bambini e genitori ma anche sostengono la crescita del piccolo nel mondo. A causa della Pandemia da Covid – 19 sono stati attuati grandi cambiamenti a livello strutturale e architettonico agli ambienti educativi e scolastici. Nello specifico si analizzeranno la strutturazione dello spazio e le modificazioni avvenute presso il Centro Infanzia “Bimbinsieme”. In questo periodo di Pandemia accompagnata da lunghe settimane di lock down è stata inoltre scoperta l’importanza fondamentale dell’ambiente virtuale e di come questo abbia influito nel processo educativo ma anche relazionale di grandi e piccini. Gli educatori che si trovano ad organizzare e strutturare classi e sezioni sono gli stessi che hanno dovuto adattarsi, assieme a genitori e bambini, a nuovi ambienti e che hanno cercato di adeguarli nel miglior modo possibile. Per questo motivo è stato chiesto a loro in prima persona cosa ne pensassero del ruolo dell’ambiente in ambito educativo e dei cambiamenti verificatisi.
With this thesis we want to emphasise the essentiality and importance of the environment in education and therefore the attention and the study that should be put into the creation and arrangement of a space dedicated to the educational task. This in the field of nursery school(0-3y) has its own essential and fundamental characteristics which are useful in satisfying the needs of children and parents but also supports their growth in the world. Due to the covid 19 pandemic, major structural and architectural changes have been made to educational and school environment. Specifically, the structuring of the space and the changes that have taken place at Centro Infanzia Bimbiinsieme will be analysed. In this pandemic period, with many weeks of lockdown, the fundamental importance of the virtual environment was also discovered, and how this has influenced the educational but also relational processes either for adults and children. The educators who find themselves organizing and structuring classes and sections are the same who have had to adapt, together with parents and children, to new environments and who have tried to adapt them in the best possible way. For this reason, they were asked in first-hand what they thought about the role of the environment in education, and the changes that have occurred.
Studente: Miriam Mazzi Titolo tesi: Insieme a noi... per il "dopo di noi" il futuro verso l'autonomia delle persone con disabilità Docente relatore: Prof. Enrico Miatto Docente controrelatore: Prof. Andrea Conficoni Presidente commissione di tesi: Prof. Davide Girardi Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore sociale
L’obiettivo di questo progetto di tesi è di approfondire il concetto della Legge del “Dopo di Noi”, una normativa che rappresenta un’enorme conquista per il nostro paese attesa da molti anni dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie per avere delle risposte concrete che creino degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone con disabilità che non potranno più, ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare. Verrà, quindi, approfondita la progettualità possibile volta al raggiungimento di una vita indipendente, autonoma e di inclusione sociale delle persone con disabilità grazie alla collaborazione socio-educativa di professionisti e famiglie. Infine, verrà presentata un’indagine qualitativa che grazie ad interviste semi-strutturate rivolte ad alcuni ragazzi con disabilità illustrerà come le loro reali aspettative riguardanti il futuro trovino corrispondenza nei desideri che i famigliari nutrono per loro.
The goal of this thesis’ project is to deepen the concept of the “Dopo di Noi” Law, a legislation that represents an enormous achievement for our italian country that has been expected for many years by people with disabilities and their families to get concrete answers that create tools capable of ensuring a peaceful future for all those people with disabilities who will no longer be able, at a certain point in their life, to count on their families support. Then, the possible planning aimed at achieving an independent, autonomous life and social inclusion of people with disabilities will be deepened thanks to the socio-educational collaboration of professionals and families. Finally, a qualitative survey will be presented and thanks to semi-structured interviews addressed to some people with disabilities will illustrate how their real expectations regarding the future match the wishes that family members have for them.
Studente: Irene Lot Titolo tesi: Crescere in natura. L’importanza dell’Outdoor Education nella prima infanzia Docente relatore: Prof.ssa Luciana Rossi Docente controrelatore: Prof.ssa Marzia Sgambelluri Presidente commissione di tesi: Prof. Marco Emilio Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore della prima infanzia
Il presente elaborato di tesi nasce dalla convinzione personale che sia fondamentale accompagnare lo sviluppo del bambino seguendo i ritmi della natura e cogliendo le numerose occasioni e opportunità che essa offre. La tesi, a partire dal primo capitolo, si concentra sull’importanza dell’Outdoor Education, sottolineando da una parte l’aspetto senso-esperienziale e dall’altra gli spazi e i materiali destrutturati che si trovano in natura. Il secondo capitolo analizza i benefici dell’Outdoor Education nella fascia d’età 0-3 anni: benefici psico-fisici, cognitivi e socio-emozionali. Il terzo capitolo delinea un nuovo stile di vita da far vivere al bambino. Fin da piccolo, egli ha bisogno di essere stimolato nella creatività e nell’immaginazione, facendogli vivere un tempo lento e disteso che renda centrale l’importanza del corpo nelle esperienze. Infine, il quarto capitolo è la proposta di un progetto educativo che intrecci gli stimoli sonori presenti in natura e il metodo di Outdoor Education. L’intervento educativo è stato realizzato grazie alla collaborazione con Sofia Giantin e all’ispirazione del libro «La musica dello Gnomo Mirtillo» di Vincenzo Stera.
The following thesis is based on the personal opinion that it is essential to support the child's growth by listening to the rhythms of Nature and by taking advantage of the many opportunities it may offers. This thesis, from the first chapter, focuses on the importance of the Outdoor Education, emphasising, on the one hand, the sense-experiential aspect and, on the other hand, the unstructured spaces and materials that could be found in Nature. The second chapter analyses the benefits of the Outdoor Education in the 0-3 age group, which are psycho-physical, cognitive and socio-emotional advantages. The third chapter outlines a new way of life for children. From childhood onwards, he needs to be stimulated in his creativity and imagination by experiencing the slow time of Nature, that emphasises the importance of the body in each experience. Finally, the fourth chapter is a proposal for an educational project that combines the sound elements present in Nature and the Outdoor Education method. The educational intervention is realised through the collaboration with Sofia Giantin and the inspiration of the book "La musica dello Gnomo Mirtillo" by Vincenzo Stera.
Studente: Laura Montagner Titolo tesi: I disturbi specifici dell'apprendimento nello studio di una lingua straniera - inglese Docente relatore: Prof. Enrico Miatto Docente controrelatore: Prof. Andrea Conficoni Presidente commissione di tesi: Prof. Davide Girardi Data discussione tesi: 06 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore sociale
L’argomento scelto verte attorno ai temi dell’apprendimento della lingua inglese in alunni dislessici e della gestione delle classi in cui sono inseriti. L’interesse nasce dall’esperienza lavorativa dell’autrice, insegnante di lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado, che nel corso dell’attività ha vissuto le difficoltà legate alla didattica da adottare nei confronti di alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) L’obiettivo è quello di proporre all’educatore/insegnante pratiche pedagogiche e didattiche basate su evidenze scientifiche per la gestione della classe e di indicare la disponibilità di metodologie nell’insegnamento della lingua inglese. Si è proceduto valutando la letteratura scientifica nell’ambito della pedagogia speciale, della psicologia differenziata e delle metodologie applicabili nell’insegnamento della lingua inglese. La ricerca è articolata in tre sezioni, nella prima si sono esaminati l’evoluzione nel tempo dei rapporti fra scuola e disabilità, l’apporto della pedagogia speciale, la normativa italiana specifica, le principali caratteristiche dei DSA. Nella seconda si è valutato il problema della dislessia nell’apprendimento della lingua inglese, esaminando le principali difficoltà affrontate dalla persona con problemi di dislessia. Nella terza si è posta l’attenzione all’operatività degli educatori/insegnanti nei confronti del gruppo, valutando l’attività in una classe differenziata e la pratica di metodologie volte a superare gli ostacoli nell’apprendimento della lingua straniera. Si è rilevata la necessità che questo avvenga in un gruppo in cui l’educatore/insegnante abbia una buona formazione pedagogica e la conoscenza dei principi della classe differenziata, precondizione necessaria per l’applicazione delle specifiche metodologie presenti nella letteratura scientifica.
The topic chosen revolves around the issues of learning English in dyslexic students and the management of classes in which they are included. The interest stems from the work experience of the author, English language teacher in secondary school, who in the course of the activity has experienced the difficulties related to the teaching to be adopted against students with Special Learning Disorders (SAD) The goal is to propose to the educator / teacher pedagogical and didactic practices based on scientific evidence for classroom management and to indicate the availability of methodologies in teaching English. This was done by evaluating the scientific literature in the areas of special education, differentiated psychology, and applicable methodologies in English language teaching. The research is divided into three sections, in the first one we examined the evolution over time of the relationship between school and disability, the contribution of special pedagogy, the specific Italian legislation, the main characteristics of SAD. In the second, the problem of dyslexia in English language learning was evaluated, examining the main difficulties faced by the person with dyslexia problems. In the third one, attention was paid to the operation of the educators/teachers in relation to the group, evaluating the activity in a differentiated class and the practice of methodologies aimed at overcoming obstacles in the learning of the foreign language. It was noted the need for this to take place in a group in which the educator/teacher has a good pedagogical training and knowledge of the principles of the differentiated classroom, a necessary precondition for the application of specific methodologies found in the scientific literature.
Studente: Lisa Favotto Titolo tesi: Ripensare ad una pedagogia dell'avventura: Piero Bertolini e Kurt Hahn Docente relatore: Prof. Loris Benvenuti Docente controrelatore: Prof. Emanuele Balduzzi Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Claudia Andreatta Data discussione tesi: 05 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze dell'educazione - Educatore sociale
L’avventura, con una certa intenzionalità, può essere un importante strumento educativo nella presa in carico di giovani a rischio. Questo è il principio base su cui vuole articolarsi il mio elaborato all’interno dei capitoli. L’analisi di questa prospettiva, è approfondita attraverso il pensiero di due autori di riferimento: Piero Bertolini e Hahn Kurt. Essi propongono due visioni diversificate, ma con alcuni punti di vicinanza per quanto riguarda le premesse teoriche. Infatti, il punto di partenza è il considerare i ragazzi come essenzialmente vivi, ricchi nell’entusiasmo, curiosi, con la voglia di scoprire il “nuovo”. Solitamente, essa è concepita come “un'esperienza entusiasmante o inusuale, rischiosa dall'esito incerto” che nel contesto presentato, prende vita in attività all’aperto come trekking, alpinismo, salvataggio in mare, spedizioni in luoghi impervi di numerosi giorni. Kurt e Bertolini privilegiano metodologie che si discostano in alcuni punti, ma entrambi mirano alla crescita individuale del ragazzo sotto molti punti di vista. Rivisitare questo espediente educativo è importante al fine di recuperarne la sua essenza, lontano dagli stimoli odierni che tentano di sostituirsi ad essa, in nome di una cultura che identifica lo sconosciuto, come qualcosa di pericoloso da evitare. È necessario poter re - introdurre nuovi approcci stimolanti e al passo con i tempi in grado di influenzare, o eventualmente, arricchire, la pedagogia attuale. Nel percorso è possibile osservare come l’avventura non sia un concetto così lontano, ma come qualcosa che, inconsapevolmente, appartiene ad ogni nostro singolo giorno.
Adventure, with some intentionality, can be an important educational tool in taking charge of at-risk youth. This is the basic principle on which I want to articulate in the chapters. The analysis of this perspective is deepened through the thought of two authors of reference: Piero Bertolini and Kurt Hahn. They propose two different visions, but with some points of closeness as regards the theoretical premises. In fact, the starting point is to consider children as essentially alive, rich in enthusiasm, curious, with a desire to discover the "new". Usually, it is conceived as "an exciting or unusual experience, risky with an uncertain outcome" which, in the context presented, comes to life in outdoor activities such as trekking, mountaineering, rescue at sea, expeditions to inaccessible places lasting several days. Kurt and Bertolini favor methodologies that differ in some points, but both aim at the individual growth of the boy in many ways. Revisiting this educational expedient is important in order to recover its essence, far from today's stimuli that attempt to replace it, in the name of a culture that identifies the unknown as something dangerous to avoid. It is necessary to be able to re-introduce new stimulating approaches in step with the times that can influence, or possibly enrich, the current pedagogy. Along the way it is possible to observe how adventure is not such a distant concept, but as something that, unconsciously, belongs to every single day of our lives.