Progettazione educativa e discernimento. Quando il modello organizzativo è l'esito e il motivo del processo educativo.

Data: 16 luglio 2021
Studente:
Vincenzo Salvatore Riccio 
Titolo tesi:
Progettazione educativa e discernimento. Quando il modello organizzativo è l'esito e il motivo del processo educativo.
Docente relatore:
 Daniele Callini
Baccalaureato in:
 Scienze dell'educazione - Educatore sociale

L’obiettivo della ricerca è affrontare il tema della progettazione all’interno di una comunità educativa. La riflessione nasce all’interno dell’azione educativa in ambiente salesiano. Dopo aver fatto un necessario chiarimento su come poter impostare in modo appropriato il rapporto tra azioni educative e azioni pastorali in contesto laico, la tesi partecipa come piccolo contributo al dibattito sull’aggiornamento del progetto educativo-pastorale, tema centrale del ripensamento dell’educazione delle opere salesiane oggi. Nel clima odierno, c’è una certa routine nelle prassi progettuali. Si registra una certa fatica a passare da ciò che si scrive e ciò che si vive educativamente, si moltiplicano comunque i progetti, si sottolinea la parte soprattutto tecnica della progettazione. La domanda della ricerca è a quali condizioni si trasforma la mens progettuale degli educatori. Il lavoro parte dall’idea che ogni sistema di progettazione poggia su un ideale antropologico (ad ogni antropologia corrisponde un metodo di progettazione pratica). La progettazione che ereditiamo dal modello antropologico moderno (razionalista e volontaristico) e dal paradigma progettuale sottostante (progettazione per obiettivi) non sembra più efficace: un contesto educativo pluralista suggerisce una progettazione che permetta di formare vision e leadership educative ‘ciclicamente’ sempre più condivise, mettendo a tema le dimensioni della trasformazione delle menti più che le transazioni delle funzioni. La tesi segue tre tappe: 1. riflettere sul legame tra antropologia e progettazione (cap. 1); guardando alle teorie metodologiche nei recenti sviluppi delle scienze organizzativo-pedagogiche, descrivere la progettazione tras-formativa e le sue tappe (cap.2) 3. Studiare le virtù operative necessarie alla progettazione tras-formativa (cap. 3).

The main goal of the research is to face planning inside an educational community. In particular, the work focuses on educational treatment carried out into a Salesian background. After highlighting the relationship between educational treatment and pastoral care inside a secular environment, the thesis’ objective is to enrich the debate concerning educational-pastoral project evolution, which is the focus of today’s Salesian projects. Nowadays, routine has taken over in planning procedures. The main difficulty is to switch from written theories to practical educational actions. Projects multiply though and planning techniques are emphasized. The question is: what is needed to change educators’ planning spirit? The work starts from the idea that all planning systems are based on an anthropological ideal (each anthropology is connected to a practical planning method). The planning derived from the modern anthropological model (rationalist and voluntarist) and its planning archetype (planning with goals) does not seem valid anymore. A pluralist educational background suggests a planning that allows to create cyclically shared visions and leadership skills. This leads to focus more on minds transformation than on functions transition. The thesis moves through three phases: 1. Analysis of the connection between anthropology and planning (cap. 1); 2. Description of the trans-formative planning and its stages by looking at the latest methodological theories in organisational-pedagogical sciences (cap. 2); 3. Analysis of the most important operational aspects which are necessary to trans-formative planning (cap. 3).