Sociologia dei processi culturali
Tipo insegnamento: Obbligatorio
Codice: PED60015
Crediti: 5
Ore: 30
Docenti: |
GIRARDI DAVIDE |
Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale
Il corso si pone l’obiettivo di dotare i futuri pedagogisti di un’attenzione specifica ai temi della complessità e del mutamento dei valori nelle società contemporanee, osservandone tanto l’apporto originale quanto l’interazione con le altre dimensioni che concorrono a dar forma ai fenomeni sociali. Ciò consentirà di collocare la prospettiva pedagogica caratterizzante il più generale percorso di licenza secondo un'angolatura contestuale e insieme relazionale, con ciò intendendo la sottolineatura delle possibilità e dei vincoli di natura strutturale e simbolica che nelle società complesse contribuiscono a dar forma all’effettivo declinarsi di un’azione pedagogico-educativa.
Prerequisiti richiesti
Non sono previsti particolari pre-requisiti; sarà altresì utile una conoscenza almeno minima dei concetti sociologici di base.
Competenze
Al termine del corso, lo studente avrà sviluppato competenze sociologiche specifiche utili a: - decostruire una lettura semplicistica, funzionale e non sufficientemente articolata del concetto di “cultura”, comprendendo l’importanza euristica del concetto di “processi culturali”; - analizzare la complessità culturale che contraddistingue le società contemporanee, sviluppando una specifica capacità di apprezzarne i tratti dinamici e non scontati; - intervenire in ambito educativo avvalendosi anche di un approccio sociologico che fornisca specifico rilievo all’interazione tra attori e significati culturali socialmente prodotti e processualmente agiti dagli stessi.
Abilità
Al termine del corso, gli studenti saranno capaci di: - comprendere i concetti sociologici che rinviano al dominio simbolico nelle società contemporanee; - leggere in modo sociologicamente competente i fenomeni di mutamento culturale, illuminandone tanto i tratti carsici e persistenti quanto gli elementi di novità e di mutamento; - comunicare secondo l’approccio e il linguaggio specifici della sociologia dei processi culturali, rendendo questi ultimi complementari e d’ausilio agli altri ambiti disciplinari acquisiti durante il corso di studi, anche nell’ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari e caratterizzati da competenze plurali; impiegare l’approccio sociologico come postura strutturalmente utile a un’azione educativa competente; - sviluppare autonome capacità di lettura sociologica in ambito educativo, individuando possibili percorsi di approfondimento disciplinare e di confronto interdisciplinare e transdisciplinare.
Conoscenze
Nell’ambito del corso di “Sociologia dei processi culturali” saranno affrontati i seguenti temi: - Il concetto di cultura: genesi e significati; - la sociologia dei processi culturali: dalla cultura ai processi; - cultura, subcultura, controcultura; - i valori, le norme, i simboli; - la pluralità culturale; - processi culturali e interventi educativi: questioni emergenti.
Bibliografia
Testo di parte generale:
Sciolla L. (2012), Sociologia dei processi culturali, Bologna, il Mulino.
Un ulteriore testo a scelta tra:
• Douglas M. (2013), Purezza e pericolo, Bologna, il Mulino.
• Berger P.J. e Luckmann T. (1997), La realtà come costruzione sociale, Bologna, il Mulino.
• Schütz A. (1996), Don Chisciotte e il problema della realtà, Roma, Armando Editore.
Metodologia
Le lezioni si terranno in presenza e comunque nell’ambito di quanto più generalmente previsto da IUSVE. È prevista la discussione dei contenuti dei testi in classe, soprattutto sui fenomeni che più caratterizzano i contesti locale e globale. Sarà incoraggiato l’intervento degli studenti, così come sarà stimolata la loro capacità di esemplificazione e lettura sociologicamente pertinente.
Criteri di valutazione e Modalità d'esame
La modalità d’esame prevede un colloquio orale individuale sul materiale didattico messo a programma. Esso sarà valutato in trentesimi secondo alcuni criteri tesi a collocare lo studente in quattro “macro-fasce” di valutazione così articolate. Valutazione insufficiente (valutazione inferiore a 18): gravi lacune formative, incapacità di utilizzare un linguaggio disciplinare appropriato, incapacità di applicare a contesti specifici i contenuti trattati durante il corso. Valutazione sufficiente (da 18 a 23): conoscenza minima e uniforme dei contenuti del corso, linguaggio disciplinare solo in parte appropriato, scarsa capacità di applicazione dei contenuti del corso a contesti specifici. Valutazione buona (da 24 a 27): conoscenza solida e uniforme dei contenuti del corso, linguaggio disciplinare in prevalenza appropriato e almeno minima capacità di applicare a contesti specifici i contenuti trattati durante il corso. Valutazione ottima/eccellente (da 28 a 30): conoscenza solida e uniforme dei contenuti del corso, capacità di collegamento tra questi ultimi, linguaggio disciplinare del tutto appropriato, evidente capacità di esemplificazione e applicazione originale a contesti specifici dei contenuti trattati durante il corso. Il docente si riserva comunque la possibilità di calibrare la valutazione rispetto al caso specifico. Prevede inoltre la redazione e la consegna di un paper individuale; anch’esso sarà valutato in trentesimi e il voto così ottenuto farà media con quello ottenuto in occasione del colloquio individuale.